Traduttori freelance, sfrutta il tuo Inglese per lavorare da casa

Traduttori freelance, sfrutta il tuo Inglese per lavorare da casa

Contrariamente a quello che si può pensare, fare i traduttori freelance non è sicuramente una mansione che si può svolgere per hobby, ovvero non si ci può improvvisare per cercare di guadagnare, magari durante il percorso di studi, qualche soldo extra.

Infatti, chi lavora in questo campo è prima di tutto un professionista che si è specializzato in uno oppure più campi della traduzione. Quindi, questo vuol dire che per riuscire a dedicarsi a questa attività il percorso da affrontare non è semplice.

Come si diventa traduttori freelance

Come abbiamo anticipato poco sopra, diventare un traduttore freelance comporta il dover affrontare un percorso davvero molto arduo, in quanto oltre all’impegno occorrerà anche avere una certa costanza nel proprio lavoro. 

Per questo motivo, per riuscire a diventare un vero professionista occorre seguire dei passaggi fondamentali, ovvero:

  • Conoscere in modo ottimale la propria lingua madre

Generalmente una traduzione viene fatta verso la lingua di arrivo, ovvero una lingua sola che appunto è quella madre e per questo motivo occorre averne una conoscenza davvero ottimale. Nello specifico, per riuscire a rendere meglio il concetto, è indispensabile sapere in modo approfondito quali sono: 

  1. Le sfumature di ogni singola parola, perché la corrispondenza da una lingua all’altra purtroppo non è mai univoca
  2. Tutte le strutture grammaticali
  • Conoscere bene una o più lingue straniere

Questo è un requisito fondamentale per poter lavorare come traduttori freelance, perché non si ci può assolutamente improvvisare, quindi sarebbe sicuramente l’ideale aver conseguito una Laurea in Lingue. Ancora meglio invece sarebbe averne una in Traduzione e Interpretariato.

È anche bene precisare che al titolo di studio occorre integrare delle specializzazioni ma non solo, infatti si rivelano molto utili anche i soggiorni all’estero che consentono di imparare, con molta più scioltezza, la lingua straniera.

Invece, per quanto riguarda le specializzazioni queste occorrono perché ogni traduttore ha il proprio campo di lavoro (traduzioni tecniche, chi nella moda, chi nella medicina ecc), in quanto non è possibile occuparsi di tutto indistintamente.

  • Scegliere un ambito in cui specializzarsi

Per riuscire a capire qual è il campo in cui si intende specializzarsi, sicuramente, iniziare facendo una stage in un’azienda oppure in un’agenzia di traduzioni può essere un buon punto di partenza. Infatti, proprio grazie a una di queste due esperienze sarà possibile conoscere meglio il lavoro.

  • Saper utilizzare il pc

O per essere più precisi avere una certa familiarità con i software utilizzati dai professionisti, quindi anche in questo caso un periodo di stage può senza ombra di dubbio rivelarsi istruttivo. In quanto, tante volte, occorre effettuare delle traduzioni tecniche utilizzando i software di traduzione assistita, i quali non sempre si  possono usare all’Università.

  • Promuoversi creando il Brand

È bene sapere che inizialmente non sarà assolutamente semplice, in quanto benché si spenderanno tempo e soldi per creare la propria immagine, la quale al suo interno dovrà comprendere:

  1. Il bigliettino da visita
  2. Il blog
  3. Ecc.

I clienti non arriveranno tutti insieme e soprattutto subito.

  • Svolgere attività di Networking

Cercare clienti online è sicuramente utile ma può non bastare, quindi per riuscire a incontrarne di nuovi è anche bene partecipare agli eventi di formazione. In quanto è proprio in queste occasioni che si può fare Networking, oltre ovviamente a confrontarsi con altri professionisti (i quali magari lavoro nel settore da più tempo) e acquisire nuove competenze.

Un’altra opzione può essere quella di iscriversi a siti come Upwork, dove si possono ricercare nuovi clienti intrecciando delle collaborazioni con le aziende, inoltre non è inusuale che ad utilizzare questi siti siano anche le stesse agenzie di traduzione.